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Intervista a Marco De Gasperi

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Allora Marco, torni a Premana per il 2° anno consecutivo. Cos’ è che ti piace di più della gara di Premana? 

Ciò che mi affascina del Giir dei Mont è il clima che si respira in paese nei giorni a ridosso della competizione. C’è un fermento negli abitanti e lo si avverte man mano che si avvicina la gara. Poi il sabato avviene ciò che ogni atleta vorrebbe succedesse prima delle competizioni, un giusto tributo a tante fatiche raccontate da immagini sul maxischermo e da una presentazione personale da far venire la pelle d’oca. Con un contorno di pubblico competente e caloroso. Tutto questo prelude a una competizione dove la partecipazione di tanti tifosi, rende la gara indimenticabile.

 

La sfida con Kilian è ancora viva nel ricordo dei tifosi. Come sarà  questa rivincita?

Sono felice di affrontare nuovamente questa gara con lui. Kilian è per me  è innanzitutto un amico, come lo sono i gemelli Dematteis, Wyatt, o  Ricardo Mejia, ma in gara c’è sempre battaglia anche se vige un grande rispetto agonistico. Non so che tipo di rivincita sarà, ma non ho di certo il “dente avvelenato” con Kilian, cercherò solo di gestire le mie forze attuali con esperienza.

 

Percorso di 32 km, una maratona non troppo lunga ma classificata come durissima, quali sono le maggiori difficoltà

Posso indicare quelle che sono difficili per me. La terza salita (quella dell’Alpe di Premaniga) è la più semplice e con meno dislivello delle altre. Ma arriva dopo una discesa di quasi 1000 mt di dislivello, e a oltre 2h nelle gambe. Una asperità da far venire i crampi al solo pensiero di affrontarla… 

 

Negli ultimi 5 anni il record si è abbassato di 15 minuti, ormai il muro delle 3 ore è vicino. Si potrà abbattere?

Penso sia possibile. Le condizioni meteo ottimali sono però un altro requisito fondamentale per far sì che il record del giro, cada.

 

Giir di mont, prova lunga del circuito “Grand Prix 2011 corsainmontagna.it”, cosa ne pensi di questa iniziativa?

Ottima, sono stato uno dei promotori di questa iniziativa e sono convinto che la scelta paghi a prescindere da quanti atleti della corsa in montagna classica prenderanno parte alla Skyrace. Giusto proporre situazioni diverse e innovative di volta in volta, poi se ci saranno delle critiche, ben vengano, servirà a correggere il tiro per migliorare nelle prossime edizioni del Gran Prix.

 

Corsa in montagna skyrace, quali differenze, quali cose in comune, ci potrà essere un futuro insieme?

Le differenze esistono, se vogliamo confrontare i parametri della corsa in montagna classica con le gare “Sky” da oltre 2h. Però fondamentalmente ci sono moltissime situazioni in cui le Skyraces assumono i connotati di una gara lunga di corsa in montagna, competizioni per altro regolamentate dalla Federazione internazionale WMRA sotto il nome di “Long Distance Race”, e che ogni anno assegna il titolo di campionato mondiale. Quindi il futuro insieme per moltissime gare coesisterebbe senza problema, l’unica cosa è che far bene su entrambi i fronti è, ma ancor più diventerà, molto difficile. Servirà una specializzazione come lo è per i 10.000 e la maratona, ma questa situazione non farà che accrescere il livello atletico.

  

Tornando al giir di mont, che consigli puoi dare all’appassionato che per la prima volta vuole avventurarsi al giir di mont?

Partite piano, e finite forte…  Mica come me lo scorso anno! Scherzo, attenzione a non esagerare nella seconda salita, quella che porta alla Bocchetta Larecc, meglio camminare i tratti più ripidi in modo da salvare un poco la muscolatura.

 

Ci vediamo a Premana allora, vuoi fare un invito ai tanti appassionati? 

Venite tutti alla festa degli abitanti di Premana. Non rimarrete delusi!